La Thailandia mi ha sempre affascinato per mille motivi, ma ogni volta che ci torno dedico sempre mezza giornata al Tempio dell’Alba o Wat Arun; un luogo di pace e serenità dove un complesso di costruzioni religiose buddhiste riesce sempre a rapirti lo spirito.
Il tempio si trova nel distretto di Bangkok Yai, nel quartiere di Thonburi sulla riva destra del fiume Chao Phraya e per arrivarci sono molto comodi i traghetti che fanno la spola tra la riva sinistra e la destra.
Questo imponente Tempio prende il nome da Aruna,il dio indiano dell’alba.
Vi sono numerosi edifici e statue presenti nel complesso, costruite in tempi e stili diversi; la più imponente costruzione è è la centrale guglia istoriata (PRANG) costruita in stile khmer con mattoni stuccati ed adornati con migliaia di pezzi di porcellana multicolore.
Su ognuno dei quattro lati del Prang vi è una scala ripida che porta alle due terrazze, nella prima terrazza tutto attorno alla torre si trovano una serie di cariatidi raffiguranti le divinità protettrici Yakṣa; appena al di sopra di esse invece vi sono raffigurate scene di vita del Buddha intervallate da nicchie contenenti statue dei Kinnara ( si tratta di creature della mitologia induista e buddhista metà uomo e metà uccello).
Le cariatidi della seconda terrazza sono scimmie, presenti nel poema epico siamese Ramakien, che a loro volta portano altri Kinnara. Sopra la seconda terrazza, si arriva all’ultimo livello dove sono presenti quattro nicchie contenenti statue del dio guerriero indù Indra, che cavalca il mitologico elefante a tre teste Erawan.
La punta della torre reca un “tridente” a nove punte che secondo molte fonti rappresenta una versione siamese dell’ arma del dio indù Shiva.
La costruzione è alta ben 81 metri e bisogna fare veramente attenzione a salire le strette scale.
Oltre al Prang di notevole interesse la SALA dell’ORDINAZIONE (Phra Ubosot) che si trova in direzione nord rispetto al Prang ed è il principale tempio; fu fatto costruire all’ inizio del 1800 durante il regno di Rama II.
Si dice che la principale statua del Buddha al suo interno sia stata eseguita dallo stesso re. Ai suoi piedi sono seppellite le ceneri del monarca. Sulle pareti vi sono affreschi della vita di Buddha e delle sue precedenti incarnazioni.
Particolare il tetto, in tegole verdi ed arancioni, è costruito nel tradizionale stile di Ayutthaya. A presidiare l’ entrata principale ci sono due gigantesche statue raffiguranti i mitologici spiriti protettori Yak decorate con ceramiche e stucchi dipinti con diversi colori.
A fare da contorno intorno al padiglione c’è un chiostro in muratura che contiene una lunga fila di statue di Buddha seduto nella posizione Bhumisparsamudra.
La storia del complesso
Il tempio in origine era chiamato Wat Makok (Il Tempio degli Olivi) e fu costruito durante il Regno di Ayutthaya. Nell’era successiva, in cui Thonburi era capitale, il sovrano Taksin ne cambiò il nome in Wat Chaeng e lo destinò a cappella reale, costruendovi a fianco il Palazzo Reale Wang Derm, nonché a sacro luogo di conservazione della importante e molto venerata statua del Buddha di Smeraldo. Tale statua fu poi spostata nel Wat Phra Kaew all’ interno delle mura di recinzione del Grande Palazzo Reale nel 1784, quando re Rama I decise di trasferire la capitale da Thonburi a Bangkok, che fino ad allora era stato un piccolo villaggio sulla sponda opposta del fiume.
Da un punto di vista mitologico, il Prang simboleggia il monte Meru, che nella cosmologia induista rappresenta il centro dell’universo.
Le torri satellite rappresentano i quattro continenti e sono dedicate al dio dei venti, Phra Phai.
Gli Yak guardiani all’entrata della Sala dell’Ordinazione sono divinità protettrici presenti nel Ramakien, la versione siamese del Ramayana indiano e nello stesso Ramayana: quello bianco è chiamato Sahassateja e quello verde Tasakanth. Sono chiamati Yak Wat Cheng e sono considerati i mortali nemici dei corrispondenti Yak Wat Po situati nel Wat Po, sull’ altra sponda del fiume.
Quindi, per concludere, se siete a Bangkok andate a visitare questo importante e bel complesso…ne rimarrete affascinati..
NEWS del 24/09/2013:
Apprendo oggi che il Tempio Wat Arun rimarrà chiuso per restauri per 3 anni.