Le montagne, come il mare, ricordano una misura di grandezza dalla quale l’uomo si sente ispirato, sollevato. Quella stessa grandezza è anche in ognuno di noi, ma lì ci è difficile riconoscerla. Per questo siamo attratti dalle montagne. Per questo, attraverso i secoli, tantissimi uomini e donne sono venuti quassù nell’Himalaya, sperando di trovare in queste altezze le risposte che sfuggivano loro restando nelle pianure. (T.Terzani)
Kargil, Kashmir, settembre 2014, le parole di Terzani mi faranno compagnia in questo lungo e faticoso viaggio.
Ci accingiamo a partire per Padum, nello Zanskar.
Partenza alle ore 6 am, viaggio di circa 13 ore, su strada sterrata, con tappa a Rangdum, a circa metà strada per visitare il Monastero.
La prima parte del viaggio è nella Suru Valley, la “Valle dei Fiori” con il suo bel fiume Suru, importante affluente dell’Indo, abitata da una popolazione in maggioranza mussulmana sciita è la strada principale di accesso allo Zanskar, meta del nostro viaggio.
Una valle meravigliosa la Suru, contornata da vette incappucciate di neve; la parte più bassa della valle, verso Kargil ad altitudini inferiori a 3000 metri è una delle aree agricole più fertili del Ladakh (con 2 raccolti l’anno), molto verde e lussureggiante grazie agli alberi di pioppo e salice. Man mano che si sale verso lo Zanskar il paesaggio cambia completamente: brughiere inanellate da alti ed aridi dirupi, alte cime come quelle del massiccio del Nun Kun con i suoi 7.135m e piccoli insediamenti.
Dopo circa 6 ore di auto su strada sterrata, per fare 130 Km, arriviamo al Gompa di Rangdum, a metà strada tra Kargil e Padum nello Zanskar. Alcuni si fermano a pernottare qui, nel piccolo agglomerato di basse abitazioni, dove lo J&K Tourism bungalow mette a disposizione alcune camere, ma ve lo sconsiglio, siete immersi nel niente con temperature basse e venti molto forti; una visita di un paio di ore al Monastero di Rangdum e pronti a ripartire per Padum.
Il Gompa (Monastero) di Rangdum si trova a 5 km dal villaggio, ubicato su una “isoletta” che sembra galleggiare nell’arida valle, a 3.657 metri di altezza.
E’ un centro importante per il buddhismo tibetano e fa parte della scuola dei Berretti Gialli (Gelug-Pa – fondata dal lama tibetano Tsongkhapa); questo monastero ha circa 200 anni e, secondo la leggenda, fu costruito da Gelek Yashy Takpa durante il regno del Re Tsewang Mangyul del Ladakh, attualmente ci vivono una trentina di monaci.
Il monastero si presenta come una struttura fortificata e…
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