Un libro interessante per chi vuole conoscere ed approfondire la storia che ha portato al più grande esodo migratorio della storia moderna.
Gli autori, Talbot, docente di storia all’Università di Southampton, e Singh, insegnante di relazioni inter-religiose nel Dipartimento di teologia e religione dell’Università di Birmingham, analizzano la spartizione e le violenze che per ben 42 mesi sconvolsero il subcontinente indiano.
L’odio razziale di quel periodo si è protratto fino ai giorni nostri, così come la tanto contesa della reione del Kashmir, portando l’India ed il Pakistan (due nazioni con la bomba atomica) a confrontarsi militarmente.
Descrizione del Libro
Nell’agosto del 1947, insieme alla proclamazione dell’indipendenza dell’India, veniva sancita anche l’istituzione di due stati differenti, distinti su base religiosa: l’India e il musulmano Pakistan. La “Partition” generò un’imponente migrazione in una direzione e nell’altra: sikh e indù lasciarono le regioni attribuite al Pakistan e i musulmani emigrarono da quelle indiane. Fu un evento gigantesco e tragico che coinvolse 15 milioni di persone e generò massacri e violenze: si parla di due milioni di morti. E fu l’origine di una tensione fra i due stati che si trascina ancor oggi e che nel 1971 ha visto la sanguinosissima guerra da cui è nato il Bangladesh. Questo trauma originario, qui ricostruito nel suo svolgimento e nelle sue conseguenze, ha segnato profondamente il Subcontinente: la sua evoluzione politica ma anche la vita delle persone e delle comunità permeando anche la letteratura, come attestano i tanti romanzi angloindiani che vi ruotano attorno.
Dettagli prodotto
- Copertina flessibile: 257 pagine
- Editore: Il Mulino (20 settembre 2012)
- Collana: Biblioteca storica
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8815239936
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