Viaggiare e Disegnare: conosciamo Cristiano Lissoni

In questo mio blog di viaggi, notizie e curiosità mi soffermo ed invito ogni tanto qualche amico con una breve intervista; oggi conosciamo Cristiano Lissoni che ha saputo magistralmente coniugare due sue grandi passioni: il disegno ed il viaggio.

Ciao Cristiano, innanzitutto da dove è partita la tua voglia di girare il mondo?

“Non saprei di preciso, ma credo che qualche influenza i racconti del nonno Pietro l’abbiano avuta.
Il nonno Faceva parte dell’esercito durante la seconda guerra mondiale. Mi raccontava la fame patita durante le giornate in prigionia, il freddo della Russia, i giorni violenti in Africa ma anche i momenti di gioco e di svago che riusciva a ritagliarsi nonostante tutto. Intanto la nonna a casa aiutava i partigiani.
Era l’aspetto avventuroso che mi affascinava., non di certo la guerra che mi affascinava.
Le immagini di quelle terre lontane e feroci, rimarranno sempre dentro me”.

Quando è stato il tuo primo viaggio e dove?

“Il mio primo viaggio vero fu a 22 anni, in Venezuela dopo la Jamaica, ero affascinato dai lineamenti degli indios e volevo incontarli.
Presi il volo per Caracas con un amico, mi ricordo che la guida la comprai in aeroporto, non sapevo neanche dove stessimo andando.
Sapevo solo che esisteva una zona al confine con il Brasile, selvaggia e misteriosa.
Ecco! Quella era la meta! era lì che volevo andare, ma non sapevo come…
Improvvisammo l’intero viaggio!… E alla fine fu uno dei più belli ed avventurosi”.

In genere però c’è qualche elemento particolare che ti fa scegliere un posto rispetto ad un altro?

“Spesso scelgo un paese dalle immagini che quella terra mi evoca.
Ovviamente la realtà non sempre combacia con la mia immaginazione, ma è la benzina che fa partire il motore.
Cosi fu ad esempio per la Mongolia, quando sentii l’Album dei C.S.I “Tabula rasa” e lessi “Viaggi” di Alberto Moravia .” Ma poi ciò che caratterizza la Mongolia viene fuori pian piano. Prima di tutto l’assenza di case completa, assoluta che però non vuol dire assenza di popolazione…..”

Un altro luogo a cui sei particolarmente affezionato?

Il Mustang! erano anni che lo sognavo, ma ad andarci da solo non ne avevo voglia.
Cosi mi affidai al “destino” e mi dissi “se oggi ci sarà un segnale, (da chi e da che cosa poi?) parto!”.
Cosi fu, uscii di casa per la mia corsa mattutina e mi ritrovai circondato da un centinaio di pecore, due asini ed un simpatico pastore marocchino divertito nel vedermi in tenuta da corsa in mezzo alle sue pecore.
La trasumanza! non è che capita tutti i giorni dalle mie parti di trovarsi in una situazione del genere sotto casa, mi sembrava tutto
così tutto irreale… però era il segnale che aspettavo, non avevo più scuse! Infatti tornai a casa e prenotai il volo.
La coincidenza è che durante il trekking mi ritrovai nella stessa situazione, identica, con le pecore trasformate in capre e il pastore ovviamente tibetano.
Fu tutto straordinario, sentivo la vita scorrere sotto i piedi. Mi sentivo parte del tutto.
Quando viaggio è la magia, la poesia, l’inaspettato che più mi attrae .
Un altro ingrediente fondamentale è l’improvvisazione.
Oggi vedo che si è persa un po questa cosa. Le persone partono che hanno già tutto prenotato,
sanno esattamente in quale albergo dormiranno, in quale ristorante mangiare.
Si sa già tutto prima di partire, niente è lasciato al caso.
Spesso compro solo il biglietto aereo, tutto il resto viene da se.
Con il tempo ho anche imparato, che non è necessario visitare tutti i luoghi di interesse.
Diventa quasi come la lista della spesa. Quindi spesso mi concedo, abbandono il programma e mi perdo, lascio che le cose capitino . Sono questi i momenti che più mi diverto.
Ci sono molti altri luoghi che hanno lasciato il segno come il Perù, il Myanmar, Siria, Kurdistan, Java, Cambogia
Tutti hanno in comune una sola cosa la bellezza degli incontri.

Oltre al viaggio la tua altra grande passione è il disegno..

“Mi innamorai del disegno quando da piccolissimo mio padre, con il suo tratto tremolante,
disegnò un indiano con il copricapo piumato. In quell’istante intuii la potenzialità del tratto e la possibilità di mettere su carta il proprio mondo”
“Oggi collaboro con Traveller, disegno mappe di ogni dove, che beffa la vita, io che perdo l’orientamento appena giro l’angolo!
Lavoro con Edizioni EL, le guide Polaris, Rizzoli, Helblig Languages e altre case editrici sia come illustratore che grafico.
Ho pubblicato anche le foto del viaggio in Tibet sulla guida Polaris”.

Per concludere questa breve intervista, quali sono i progetti futuri?

“Sicuramente un viaggio in Bolivia, per quanto riguarda il lavoro te ne parlerò quando ci sarà qualcosa di più concreto.
Nel frattempo continuo con le mie collaborazioni.

Grazie mille Cristiano per averci fatto conoscere le tue passioni e ti ringrazio per le foto che mi hai concesso di mettere sul mio blog.
Ti auguro tanti altri bei viaggi e disegni!
Cristiano lo trovate su Facebook ed Instagram, dove potrete ammirare i suoi bellissimi disegni e fotografie.

@genrico@

Vagabondo per natura, cittadino del mondo,appassionato di viaggi,reportage,fotografia, cultura asiatica e tibetana. Pagina ufficiale pubblica su facebook: https://www.facebook.com/lavitaeunviaggio

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