Hari Parbat, la fortezza ed il culto della Dea Sharika a Srinagar

Agorto 2014, con mio fratello siamo a Srinagar, la capitale estiva del Jammu&Kashmir (India del Nord); temperatura ideale, non solo climatica, visto che sembra un periodo “tranquillo” (area contesa tra India e Pakistan) per visitare questa città di circa 2 milioni di abitanti.

Il Kashmir fu originariamente un importante centro per la religione induista e più tardi,durante il regno di Ashoka (266 a.C – 233 a.C) venne introdotto il Buddhismo in tutte le sue valli e segnò un periodo di massimo splendore.

Intorno la metà del XII secolo lo scià Mirza divenne il primo monarca musulmano del Kashmir e inaugurò la dinastia dei Salatin-i-Kashmir (Sultani del Kashmir).

Fu così che per i successivi cinque secoli il Kashmir venne governato da sovrani musulmani; la dinastia dei Moghul dominò il Kashmir fino al 1751; toccò poi alla dinastia degli afghani Durrani a governare il Kashmir dal 1752 al 1820.

Nel 1820 i Sikh, sotto la guida del maharajah Ranjit Singh si annetterono la regione e la governarono fino al 1846; da quell’anno il maharajah Gulab Singh divenne governatore del Kashmir con il patrocinio dell’Impero Britannico.

Con la fine dal Raj britannico in India, il principato divenne oggetto di contesa fra tre diverse nazioni, India, Pakistan e Cina.

Girovagando nella Old Srinagar veniamo a sapere che da circa 15 giorni è stato aperto alle visite l’Hari Parbat Fort! questo è un colpo di fortuna in quanto era inavvicinabile perchè base militare!

Per i permessi ci dicono che vi è una lunga trafila da seguire, così armati di santa pazienza e preso un ragazzo con il suo tuc tuc incominciamo a chiedere informazioni per il visto…nel giro di 2 ore e dopo un colloquio con il super capo ing doct etc che ci rilascerà il timbro (pagando circa 200Rupie a testa) possiamo finalmente accedere all’area.

Hari Parbat , localmente conosciuto come Koh-e-Maran e tra gli indù come Sharika Peeth è il nome della collina che domina Srinagar; non vi è punto della città da cui non sia visibile la fortificazione.

Il forte fu costruito nel 1808 sotto il regno di Shah Shuja Durrani, infatti il nome è DURRANI Fort ed è ora possibile visitarlo in tutta la sua grandezza e godere degli splendidi panorami su Srinagar.

 Hali Parbat

Oltre la parte architettonica del forte il sito è famoso per il Tempio di Sharika sul versante occidentale ed il santuario di Hamza Makhdoom sul versante meridionale.

Proprio grazie al Tempio di Sharika la collina è sacra per gli induisti.

Ma chi è questa Dea?

Per gli Induisti, Durga (dal sanscrito  colei che difficilmente si può avvicinare) è una forma di Devi, la madre Divina (in altre forme prende il nome anche di Parvati, Lakshmi, Sarasvati) ed ha in se sia i poteri di creazione che di distruzione;  viene raffigurata come una donna che cavalca una tigre ed ha numerose braccia mani che impugnano diversi tipi di armi e fanno dei mudra (gesti simbolici fatti con la mano). Questa forma della Dea è l’incarnazione dell’energia creativa femminile (Shakti).

La parola Shakti, che significa “forza”, riflette l’aspetto guerriero della dea, incarnando un ruolo che è generalmente maschile. Ma è anche notevolmente bella ( inizialmente il demonte Mahishasur tentò di sposarla). In altre sue incarnazioni come Parvati ha un aspetto più materno. In quest’area è adorata come Shaarika e durante le festività e le puje salgono migliaia di pellegrini sulla collina.

Sul lato meridionale del forte vi è invece il santuario di Hamza Makhdoom. Makhdoom Sahib, chiamato anche Hazrat Sultan, era un santo sufi.

Visto che ora è aperto alle visite non potete farvi mancare la visita alla collina! Come tempo dovete calcolare 4-5 ore oltre al tempo per richiedere il visto, ma ne verrete ricompensati!

@genrico@

Vagabondo per natura, cittadino del mondo,appassionato di viaggi,reportage,fotografia, cultura asiatica e tibetana. Pagina ufficiale pubblica su facebook: https://www.facebook.com/lavitaeunviaggio

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