In India, sopratutto nel Punjab, s’incontrano un po’ dappertutto..sempre molto cordiali,interessanti con il loro turbante ed affascinanti soprattutto ad Amritsar..ma chi sono i Sikh?
Il sikhismo è una religione nata in India settentrionale nel XV secolo, basata sull’insegnamento di dieci Guru che vissero in India tra il XVI ed il XVII secolo.
L’etimologia della parola Sikhismo si rintraccia nella parola Sikh, che deriva dal sanscrito e che significa “discepolo” o “allievo“, o dal dialetto indoeuropeo pali, sikkhā.
La religione si sviluppò all’interno del conflitto tra la dottrina dell’induismo e dell’islamismo. Nel 1469 Nânak, figlio d’un contadino di Talvanti, presso Lahore, appartenente alla casta kshatria, lasciò la sua vita di agi e di soddisfazioni personali per girare il paese, Ceylon e il mondo islamico, fino a Mecca e Baghdad, in compagnia del giullare Mardana. La sua esistenza finì a Kartarpur, nel Punjab, nel 1538.
È la quinta religione mondiale, con oltre 23 milioni di seguaci, chiamati sikh. 19 milioni di seguaci vivono in India, di cui la maggior parte nello Stato del Punjab. Tale Stato includeva anche una parte oggi appartenente al Pakistan, ma la maggior parte della popolazione sikh che lì viveva emigrò nella parte indiana, in seguito alla divisione dell’India britannica nel 1947 e al fine di evitare le persecuzioni religiose.
Esistono numerose comunità sikh nel Regno Unito, negli USA e nel Canada. C’è anche un’importante minoranza sikh in Malesia e a Singapore.
Negli ultimi anni comunità sikh si sono insediate anche in Italia, in particolare nell’Agro Pontino e nella pianura padana. I più importanti Gurdwara, edifici dedicati al culto sikh, in Italia si trovano a Novellara, Castelgomberto e Maccarese e anche a Flero.
Storia
Il Sikhismo entrò in urto con la Gran Bretagna nel 1845, avversando l’opera della Compagnia delle Indie che cercava di porre sotto controllo il sub-continente indiano, col benevolo incoraggiamento della Corona britannica. Lo scontro finì con una secca sconfitta dei sikh, che con il Trattato di Lahore (1846) dovettero cedere alla Compagnia Orientale delle Indie parte del loro territorio, rinunciando anche al Kashmir.
Nel 1848, i sikh insorsero ancora una volta ma vennero nuovamente sconfitti. L’intero Punjab fu assoggettato all’Impero Britannico, il loro tesoro (fra cui il noto diamante “Koh-i-Noor”, ossia “Kūh-i nūr”, “Montagna di luce”) sequestrato e il loro sovrano esiliato in Europa fino alla sua morte avvenuta nel 1893 a Parigi.
Ciononostante, i sikh furono fra i soldati dell’esercito coloniale indiano che rimasero più fedeli alla Gran Bretagna in occasione del Mutiny (l’ammutinamento del 1857), una rivolta che viene oggi considerata da alcuni storici una semplice reazione ad alcune secondarie direttive britanniche nei confronti dei tabù alimentari dei militari indiani di religione islamica e induista. Altri storici la ritengono invece il primo episodio della guerra d’indipendenza indiana.
Furono due guardie del corpo sikh, Beant Singh e Satwant Singh, ad assassinare il 31 ottobre 1984 il primo Ministro Indira Gandhi in occasione di un lungo confronto innescato dal separatismo sikh. Nel 2004, il Dottor Manmohan Singh è stato il primo sikh a ricevere l’incarico di Primo Ministro.
Amritsar
Amritsar è il centro culturale e spirituale della religione sikh e sede del famoso Tempio d’Oro, conosciuto anche con il nome di Harmandir Sahib.
(ma di questo vi parlerò in un prossimo post!)